giovedì 28 dicembre 2017

Per ultimo il cuore

Ritorno al distopico con un'autrice, tale Margaret Atwood, che non conoscevo ma che ha scritto, pare, delle vere perle. Infatti leggerò altri suoi libri prossimamente che sono già nella mia lista, a questo punto per il prossimo anno, poi concluderò il mio viaggio nella Letteratura speculativa.

Per ultimo il cuore (Titolo originale: The heart goes last)

Casa editrice: Ponte alle Grazie
Trama: 
Per ultimo il cuore
«Impossibile non apprezzare quel magnifico arsenale che è l’opera di Margaret Atwood... in tutta la sua forza, grazia e ricchezza. Quando penso al suo talento e ai suoi successi di scrittrice, rimango senza fiato.»
Alice Munro 
«La Atwood fa quello che le riesce meglio: sezionare teneramente il cuore umano. Una scrittrice meravigliosa.»
The Daily Mail
«Le apocalissi della Atwood sono diverse da tutte le altre perché a causarle siamo stati noi. Non le meteoriti o gli alieni distruggono il mondo, ma noi. Mi è piaciuto moltissimo.»
The Times
«La scrittrice più straordinaria della nostra epoca.»
The Sunday Times
In un Nord America messo in ginocchio da una disastrosa crisi economica e dal dilagare della criminalità, Stan e Charmaine, una giovane coppia innamorata, cedono alla falsa lusinga della normalità e della sicurezza promesse da un avvenente progetto, in cambio della rinuncia a qualche «piccola» libertà personale. Finiscono in una città troppo bella per essere vera, dove tutti hanno una casa e stanno bene, dove il prezzo è lavorare per un losco personaggio a capo della comunità, facendo cose orribili: per esempio praticare iniezioni letali ai condannati a morte o lavorare in una sorta di mercato del sesso.
Si ritrovano così a fare il male per libera scelta ma contro la loro volontà. Questa situazione conflittuale li trascinerà in un surreale complotto che darà lo spunto per interrogarsi su cosa significhi amare – in un futuro dove non solo il sesso ma anche l’amore è mercificato – e scegliere. Una riflessione spumeggiante e graffiante, calata in una narrazione serratissima, dal ritmo travolgente, che usa con disinvoltura il paradosso e l’ironia per portare alla luce quelle gemme preziose nascoste nell’arte di Margaret Atwood: pensieri nuovi.

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