Anche se speravo in qualcosa di meglio, mi ritrovo in mano invece una trilogia (Che spacciano per distopica ma che io collocherei in Letteratura speculativa) in tutto e per tutto simile a The giver...Insomma è un po' noioso. E sì che avevo letto altri libri di Margaret Atwood, avrei dovuto capirlo che erano così. Li leggerò intervallati ad altri libri perchè con il ritmo di 10 pagine a sera ci potrei mettere una vita a leggerli.
1. L'ultimo degli uomini (Titolo originale: Oryx and Crake)
2. L'anno del diluvio (Titolo originale: The year of the flood)
3. L'altro inizio (Titolo originale: Maddaddam )
Casa editrice: Ponte alle Grazie
Trama:
Uomo delle Nevi vive su un albero vicino al mare, avvolto in un lenzuolo
sporco. Non sa che ore sono, nessuno lo sa più. Cerca cibo e medicine
nelle terre desolate e infestate da ibridi di animali. Fruga fra i resti
e rimugina sulle scelte che hanno portato la Terra al tracollo, in nome
di una scienza onnipotente. Si abbandona al ricordo di Oryx, donna
enigmatica e quieta, e al rancore per l’amico Crake, responsabile del
disastro. Le loro esistenze si erano intrecciate nel più classico, e
tragico, dei triangoli. Uomo delle Nevi cerca una spiegazione, per sé e
per i «figli di Crake», unica forma di vita intelligente sopravvissuta
sulla Terra, frutto esemplare dell’ingegneria genetica. Sono tante le
cose che vogliono capire, ignari come sono dell’insensatezza degli
uomini. Come hanno dimostrato Orwell, Huxley, Vonnegut e la stessa
Atwood (nel Racconto dell’ancella), la rappresentazione letteraria di
un’utopia fallita può aprirci gli occhi più di innumerevoli verità sullo
stato del pianeta. Quello dell’Ultimo degli uomini è un mondo che
potrebbe essere a pochi anni, a poche folli decisioni di distanza da
quello in cui viviamo.
2. L'anno del diluvio
In un mondo pericolosamente vicino al nostro, la Creatura si è
sostituita al suo Creatore e, grazie all'ingegneria genetica, ha
stravolto la Natura. La fede nella scienza è ormai un credo assoluto,
integralista, fanatico. Tutto si vende, tutto si compra - l'identità, il
sesso, la giovinezza - ma a che prezzo? Eppure c'è chi ha deciso di
sottrarsi a questa logica perversa e distruttiva: è la setta dei
Giardinieri di Dio. Novelli Adami e Ève, vivono nel sacro rispetto delle
Specie animali e vegetali del pianeta sfuggite all'estinzione, cercando
di convertire gli altri esseri umani in vista dell'imminente
catastrofe. Anno venticinque del calendario dei Giardinieri di Dio: la
profezia si è avverata, un Diluvio Senz'Acqua si è abbattuto sul
pianeta, l'umanità è decimata. Un quadro desolante, in cui però si apre
un flebile spiraglio: due voci, quelle di Toby e Ren. Un tempo adepte
dei Giardinieri di Dio, si ritrovano catapultate in un mondo stravolto e
scoprono che la lotta per la sopravvivenza è appena iniziata. Armate
unicamente dell'amicizia che le unisce e animate dal desiderio di
ritrovare i compagni di un tempo, si avventurano in un coraggioso
viaggio, costellato di pericoli a ogni angolo. Che ne sarà di loro?
Faranno sorgere una nuova alba per la specie umana, oppure ogni speranza
di vita è ormai perduta per sempre?
3. L'altro inizio
Sul pianeta Terra è tempo di contare i sopravvissuti al Diluvio
Senz’Acqua, il devastante flagello scatenato dall’azione sconsiderata
dell’uomo, illuso di poter controllare la propria esistenza abusando
della scienza. I pochi umani scampati, accompagnati dai Craker, la
specie pacifica, creata in laboratorio, tentano di riprendere la propria
vita nel villaggio-rifugio. Ma la convivenza di questi mondi, l’umano e
il transgenico, si regge su un equilibrio molto precario, che rischia
di spezzarsi sotto il peso di incomprensioni e sospetti reciproci, e
delle terribili minacce di morte che continuano a giungere dall’esterno.
E mentre Toby, ex Giardiniera di Dio, esperta di funghi e api, tenta di
mediare tra le parti, sostenuta dalle amiche Ren e Amanda, Zeb, l’uomo
che lei ama, in un disperato atto di rivincita parte alla ricerca di
Adamo 1, fondatore della religione dei Giardinieri. Con L’altro inizio,
Margaret Atwood chiude il cerchio della Trilogia dell’AdamoPazzo, ampia e
raffinatissima riflessione da parte di una scrittrice da sempre
interessata alle tematiche ambientaliste sulla degenerazione di una
società che ha fatto della sperimentazione genetica una vera e propria
fede. Tra pagine commoventi, a tratti piene di ironia e di un tocco di
macabro umorismo, la Atwood accompagna il lettore nella ricerca della
risposta più ardua: una rinascita è ormai possibile?
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